mercoledì 22 marzo 2017

Un sogno, il mio


Vi racconto il mio sogno. Sembra tanto bello quanto improbabile, ora, ma qualcuno diceva "Impossible is nothing" e, anche se si trattava dello slogan di un famoso brand, io resto dell'idea che crederci sia il primo passo verso l'impossibile (e voi lo sapete che ho una pagina facebook con questo titolo, vero?).

Ecco cosa vedo: vedo un luogo immerso nel verde, pieno di prati e alberi, delle stalle con cavalli e altri animali, annessi e connessi per il lavoro, una zona dedicata ai cani e alle attività cinofile, una piccola casa o una yurta per me, un locale di culto e una yurta per le attività educative. 
Ma questo è solo un luogo, dentro dovrebbero starci persone piene di amore, passione, persone che abbiano voglia di darsi, di mettersi a disposizione. Persone pronte ad accogliere uomini e donne che stanno cercando una ragione, una via, un percorso, uomini e donne che cercano spunti di crescita interiore e comunitaria, che vogliono mettersi in gioco in esperienze nuove dove la bellezza, la natura, la gratitudine e lo stupore regnano sovrani

E bambini. Bambini che sorridano, che facciano baccano, che godano di tutto questo per essere se stessi. Ed essere felici.

Un luogo di felicità. Che passi tutte le prove e continui ad essere felice.

Impossible is nothing!