mercoledì 10 febbraio 2016

Aprirsi all'altro. Come bambini.

Da quando ho pubblicato il mio libro e poi ho aperto questo blog, nella mia testa sono cambiate alcune cose.

Vivere solo per se stessi, concentrati sulle proprie idee, sui propri desideri, sui propri interessi, evitando di esporsi all'altro, non permette all'individualità di mettere a frutto tutto il suo potenziale di apertura al mondo. Ciò genera appagamento momentaneo, ma malessere a lungo termine. 
Pur quanto l'ego abbia bisogno di momenti di solitudine e chiusura per produrre nuove energie e per costruire nuove idee e sensazioni, quello che davvero genera felicità è la disposizione verso il resto del mondo
Mettere le mie idee o riflessioni a disposizione di tutti ha realizzato un generale senso di gioia che non dipende dalla quantità di riscontri o consensi ottenuti, quanto dall'attitudine interiore da cui esse derivano.


I bambini sono i migliori maestri in questo atteggiamento di vita in quanto essi, pur essendo tanto legati al proprio egocentrismo (necessario alla costruzione di una consapevolezza di sé) sanno aprirsi al mondo e all'altro in modo del tutto naturale e senza remore. Proprio questo permette in loro lo sviluppo di apprendimenti così veloci. Se ci pensiamo, ogni cosa che un bimbo impara in pochi anni di vita, necessita di molta più energia e impegno, in relazione alle capacità preesistenti, della maggior parte delle conoscenze o abilità conquistate da un adulto (pensiamo solamente all'imparare a camminare o a parlare, per esempio).
Tale è il motivo per cui dobbiamo essere molto attenti al modo in cui ci poniamo di fronte ad un bimbo: il suo darsi a noi e a tutto ciò che lo circonda sarà così totale da richiederci necessariamente di divenire esempi degni di questa fiducia. Egli accoglierà totalmente ciò che siamo e imparerà imitando. E, in questo, darà sempre il meglio di sé!




Inibire i sentimenti positivi di amore e fiducia che ci fanno donare noi stessi all'altro è causa di sentimenti o atteggiamenti di vita negativi quali paura, tristezza, aridità, diffidenza, depressione, negatività, ipocondria...

Aprirsi è una necessità di vita, donarsi è un sintomo di sicurezza interiore. 
Ci vuole coraggio, ma il premio per questo coraggio è un pezzetto di felicità in più.

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