mercoledì 3 febbraio 2016

Autoeducarsi per educare. Alla felicità.

Nel mio libro "L'anima dei bambini" (se vi interessa potete trovarlo qui e nelle altre principali librerie online), ho inserito un capitolo intitolato "IN OGNI SINGOLO GESTO".
Ne lascio uno stralcio per introdurre un pensiero che spero potrà esservi utile. Come genitori, se lo siete, ma anche e soprattutto come persone.

Ogni singolo gesto si imprime nel bambino come un segno che, se nel futuro non si manifesterà come ricordo nitido, si risveglierà come sensazione, come dejavù, come emozione in esperienze che probabilmente non avranno strettamente a che fare con il gesto stesso.
Quando dico “ogni singolo gesto”, intendo dire proprio quello che le parole esprimono, seppur possa apparire un’affermazione esagerata. I gesti esprimono quello che siamo e questa teoria ha ancora più valore se prendiamo in considerazione i gesti abituali, quelli che ci caratterizzano e ci fanno essere come gli altri ci vedono.
Sono dell’idea che i bambini vedano al di là di quello che vediamo noi adulti. Non dico “vedere” intendendo esclusivamente il senso della vista, quanto invece dico “vedere” nel senso già precedentemente spiegato, comprendendo tutti gli elementi corporei che ci mettono a contatto con il mondo. Quello che il corpo registra nella mente, viene stampato nell’anima, come emozione e ricordo e ha un ruolo fondamentale per quello che il bambino sarà nel futuro.
Auto-educarsi significa quindi lavorare su se stessi affinché i propri gesti siano conformi ad un’immagine positiva, che andrà a collocarsi nell’anima del bimbo e si ripercuoterà sul suo stato d’animo e sulle scelte che farà.

Ora ti chiedo: esprimi felicità nei tuoi gesti? Intendo felicità profonda. 

Se vogliamo creare benessere intorno a noi, dobbiamo sviluppare benessere in noi stessi. Come adulti abbiamo la responsabilità di trasmettere positività nelle nostre famiglie, soprattutto con i figli (se ne abbiamo), ma abbiamo anche e soprattutto la stessa responsabilità verso noi stessi. Non possiamo amare qualcuno se prima non ci amiamo
Le scelte che facciamo determinano cosa diventeremo ed è per questo che collocare nell'anima di un bambino immagini positive, sensazioni di gioia e pienezza, gli permetterà di fare scelte nella direzione della propria felicità. Un bambino che respira bellezza, passione per la vita, pienezza spirituale, allegria interiore, sarà un adulto in grado di trovare il suo scopo e, quindi, di essere felice.

Il benessere di cui parlo è un benessere totale, fisico, emotivo e spirituale. Se siamo esseri composti da anima, corpo e spirito, dobbiamo fare in modo che i tre elementi di cui siamo fatti trovino il loro equilibrio. Quello di cui non ci rendiamo conto è che i bambini riescono a percepire la consapevolezza che abbiamo di noi stessi in maniera molto diretta, assorbendo intanto tutto ciò che percepiscono. Questo è il motivo per cui ogni singolo gesto ha un valore inestimabile, sia in senso positivo che in senso negativo.

Ora, restando nell'astratto, il discorso può apparire una semplice disquisizione filosofica senza valore, ma nella quotidianità quello che è necessario chiedersi è: trasmetto passione, bellezza, felicità e pienezza alle persone che mi stanno intorno, ai miei familiari, ai miei figli? In sintesi: sono profondamente felice? Rispondere con sincerità a questo quesito è il primo passo per autoeducarsi. E per educare alla felicità.


Siamo stati creati per trovare un posto su questa Terra. E' nostro compito lasciarci guidare per farlo.

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