martedì 2 febbraio 2016

PresentiAMOci

Suppongo che, una volta aperto un blog, sia necessario presentarsi.
Ebbene, eccomi, non sono brava nelle presentazioni, ma ci proviamo.

Mi chiamo Alessandra Spinelli, ho trentuno anni (mica non si chiedeva l'età alle signore?), abito sulle colline bergamasche e faccio un milione di cose, anche se in realtà qualcuno potrebbe obiettare dicendo che non faccio un bel niente.
Credo in Dio e questo è un paletto fondamentale, perché tutto ciò che penso scaturisce da questo fondamento.
Laureata a pieni voti (non lo dico per vantarmi, ma per avere un pochino di credibilità in più) in Scienze dell'educazione, sono educatrice di prima infanzia e pure appassionata cinofila con un buon numero di cani che fanno parte della mia vita. Tutti Bull Terrier Miniatura (alcuni dei quali nati qui), tranne uno, che è un bellissimo (cuore di "mamma") Australian Cattle Dog.
Creativa quanto basta, affascinata dall'Arte in genere, mi stupisco e commuovo di continuo di fronte alla bellezza della natura. Un connubio di caratteristiche, queste, che mi hanno portata non solo ad appassionarmi all'equitazione (con risultati non eccellenti, ma con una buona dose di impegno, anche nei lavori "sporchi", quelli di stalla, per intenderci) e all'etologia equina, ma pure a portare di continuo spunti naturali all'interno di casa, con tocchi d'arredo del tutto personali.
Non finisco mai di pensare, di inventare nuove creazioni, di viaggiare con la mente, di immaginare mondi nuovi e cose da fare.


Un giorno mi sono svegliata con il chiodo fisso di aprire un blog. Considerato il guazzabuglio continuo di idee nella mia testa, ho desistito per un po', consapevole del fatto che senza fare chiarezza sulle argomentazioni da trattare e sui temi specifici, non sarei arrivata a raggiungere più di uno, due lettori, magari amici impietositi dalla mia insistenza a stare sul web e a dover esprimere opinioni opinabili.
Oggi l'evento mondiale: eccomi qui. Non che il guazzabuglio sia perfettamente sbrogliato, non che dalla matassa si sia creato un gomitolo perfettamente arrotolato, ma devo dire che ci siamo. So da dove partire.

Partiamo, dunque.

Un punto fermo nella mia testa è l'idea che per vivere pienamente un individuo deve trovare la felicità. E cosa sarebbe la felicità se non raggiungere il proprio scopo nella vita? Sì, che siate creazionisti o no, credo che nessuno di voi si riesca ad accontentare di vivere alla giornata senza sentirsi parte di un Tutto. C'è un'aspirazione nel cuore di ciascun individuo (quello che si potrebbe chiamare "un vuoto a forma di Dio") che lo spinge a trovare la giusta collocazione nella sua esistenza, dandosi obiettivi a breve e a lungo termine. Non c'è persona che non si senta spinta in una qualche direzione che sia affine al suo modo di essere, al suo saper fare, al suo modo di pensare. Ebbene, l'emblema della felicità sta nell'andare verso quella direzione. Per farlo è necessario saper leggere dentro di sé, riconoscere i propri talenti, le proprie predisposizioni, le proprie capacità e i propri limiti. E poi pensare in grande cominciando dal piccolo, come dice sempre una persona a me cara.
Vivendo una vita piena di gratitudine e stupore in OGNI SINGOLO GESTO.

Ordunque io credo che la mia felicità stia nell'aiutare gli altri a trovare la propria
No, no, non sono qui come una missionaria in cerca di anime pietose e nemmeno come guru internazionale che vuole accaparrarsi degli adepti. Sono qui con delle idee da condividere.

La società di oggi non ci spinge a domandarci cosa ci può rendere felici. La società di oggi ci impone dei modelli da rispettare, degli schemi da seguire che ci rendano normali e soprattutto ci diano una stabilità economica. 
Si parte dall'infanzia a creare uomini che rispettino tale schemi, non portando mai i bambini nella condizione di domandarsi: "Chi sono? Qual è il mio scopo nella vita e come posso perseguirlo?". Forse ci sono bambini che da adulti saranno felici facendo professioni del tutto rispettabili e remunerative, ma ce ne potrebbero essere altri che avranno bisogno di inventarsi mondi propri, propri modi di vivere che non sono quelli tipici della società di oggi. 
Credo che possa esistere una nuova pedagogia che parta da questi presupposti. Credo che, dove questa pedagogia non è esistita, ci sia sempre tempo per ricominciare, anche da adulti.

Dunque, di cosa parlerò in questo blog? 
Parlerò di una pedagogia che sappia sviluppare stupore e gratitudine attraverso OGNI SINGOLO GESTO, che sappia creare domande e passione per la vita, per formare uomini pieni di sogni da realizzare.
Parlerò di arte (perché l'arte sta al centro della bellezza e dello stupore) e di natura, in nome di un contatto con la Vita più intimo e viscerale e meno virtuale e mediato.
Parlerò di felicità e dei miei progetti per realizzare il mio scopo di vita.

A te che leggi: spero troverai spunti interessanti per la tua vita e, se avrai bisogno di parlare con me, potrai contattarmi con serenità. Puoi già farlo a dire il vero, se ti ho trasmesso un po' di fiducia o curiosità. Ti concedo, comunque, qualche post prima che tu possa crearti un giudizio su di me e sul mio modo di vedere le cose.




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