giovedì 4 febbraio 2016

Perché vale la pena provare

Non è che io mi sia svegliata una mattina e abbia sviluppato tutte 'ste teorie astruse e mi sia messa in cerca di seguaci per avvalorarle. No, non funziona così.

Finita l'università ho cominciato a entrare nel circuito degli asili nido e delle scuole materne e di altri servizi per l'infanzia, dalla parte della più umile delle professioni (in Italia, perché ho conosciuto persone residenti in Svizzera che quando hanno saputo che facevo l'educatrice mi hanno quasi acclamata come un'eroina).
Poi, anche se non mi era ancora chiaro quello che avrei fatto nella vita, nonostante fossi partita in quarta con un sacco di idee, idee che mano a mano andavano disgregandosi (e ora stanno riprendendo forma sotto luci diverse e ancora più entusiasmanti), ho deciso di seguire i corsi di Consulenza Cristiana di primo e secondo livello, organizzati da L'Arca Teen Challenge, associazione di cui potete trovare informazioni qui.
Tutto questo successe qualche anno fa, ma ora i tasselli cominciano ad unirsi tutti in un quadro sempre più chiaro.
Ebbene sì, anche il mio contatto con cani e cavalli acquisisce un senso sempre più unitario.



Tutto ha avuto inizio con un insieme di appunti su foglietti sparsi, presi in silenzio a seguito di folgorazioni mentali derivate da una mancata condivisione dei metodi educativi utilizzati nella scuola in cui stavo lavorando come assistente educatore, dopo che una maestra di sezione, oggi mia amica e compagna di dialoghi pedagogici e non (persona vocata all'insegnamento e di grandissima sensibilità) aveva lasciato il posto per disperazione. Rabbrividendo e sognando un mondo migliore ho sviluppato un progetto educativo per bambini da 0 a 12 anni, progetto che non ha mai preso realmente forma, ma che sarà sicuramente integrato nei miei progetti futuri.
Non sarebbe stato possibile intraprendere un percorso personale (che spero prenderà vita molto presto, ma i tempi stanno in Cielo più che in Terra) senza prima entrare in contatto con la pedagogia Waldorf. Giunta al mio attuale ambito lavorativo, in un asilo ad indirizzo steineriano, prima come maestra-assistente, ora come educatrice di spazio giochi, ho avuto la gioia di scoprire che esistono pedagogie che si occupano dello spirito. Che poi Steiner sia diventato un guru preso alla lettera in toto e in grado di oscurare, in molti casi, qualsiasi altro pensiero interessante, anche quello biblico in senso puro, è un altro discorso in cui adesso non intendo entrare. Ad ogni modo è stato illuminante trovare alcune assonanze con il mio modo di vedere il bambino e l'educazione infantile e comprendere che sono molti gli adulti alla ricerca di una pedagogia attenta all'uomo in senso completo, attenta al suo corpo, alla sua anima, al suo spirito.

Vi racconto tutto questo perché la mia consapevolezza attuale di quello che desidero è legata fortemente ad ogni singola esperienza che ho fatto e sto facendo.
Ora, sono consapevole della difficoltà nel trasformare in realtà dei sogni fortemente radicati in me, ma un giorno, alzandomi dal letto mi sono detta: "Perché non provarci?". E' proprio così che ho iniziato a scrivere un libro, anche se poi per trovare il coraggio di pubblicarlo ci sono voluti due anni pieni. E' per questo motivo che ho deciso di aprire il blog. E non mi fermerò qui.

Perché no? Voglio dire, se anche pensassi di non trovare consenso, di non trovare alcun appoggio in quello che faccio, perché questo dovrebbe impedirmi a priori di provare? Se credo davvero in quello che penso, se davvero la mia felicità sta nel condividere quello in cui credo e permettere ad altri di entravi in sintonia, se voglio davvero che le persone siano felici, se desidero sul serio che si crei una comunità di individui che credono in un progetto e mi vogliono sostenere nel portarlo avanti, perché non tentare? Non importa quanto ci vorrà, ma quando nel cuore di qualcuno bruciano idee e fermentano storie che vanno ben al di là della soddisfazione e del successo personale (che, per carità, ci sta anche!) e abbracciano il proprio scopo nella vita, non c'è motivo per soffocarle. Bisogna lasciare che i tempi siano fecondi, che le situazioni si aprano, che si possa apprendere di più e avere più elementi a disposizione affinché i propri progetti abbiano una forma piena, ma questo non vuol dire che non si debba provare!

Se hai rinunciato prima di cominciare, recupera audacia e combatti. Sei stato creato con uno scopo e non lo troverai, se non provi! Se ti muoverai in linea con il tuo scopo non potrai che avere successo!



Qualunque cosa tu possa fare,
qualunque cosa tu possa sognare,
comincia.

L'audacia reca in sé genialità, magia e forza.

Comincia ora.

(Johann Wolfgang Goethe)

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